// Belldom

Attenzione: questa fanfic è atroce, priva di senso e stupida. È la mia prima Belldom e credo si noti.

A scatenarla, oltre che il matrimonio mio e della Marty, è stata questa frase: ho due sorelle, una di 6 anni e una di 16, a cena si mettono a litigare e a un certo punto quella di 16 urla “Babbo Natale non esiste!!” e l’altra “e neanche Edward Cullen!!!!”. Una delle due se ne va in lacrime, indovina quale?

  

L’albergo era silenzioso, quando i Muse tornarono nelle loro camere. Avevano trascorso il pomeriggio e gran parte della sera sullo yatch assieme a Lily Allen e a un gruppo interminabile di ragazze che doma aveva definito “alquanto invitanti”.

Chris non era neppure uscito sul punte, evitando di prendere ulteriore sole e preferendo un’interminabile telefonata su Skype con Kelly.

Lui, Matt, aveva preferito tentare di abbronzarsi con una lozione spray che «Fa miracoli Matt, davvero!» o almeno così aveva detto la Allen. Guardandosi ora allo specchio, Matthew incrociò tristemente una pancetta così pallida che l’uomo provò a sentirsi il polso, per assicurarsi di non essere un cadavere; sul particolare ciccia invece, non si soffermò: cosa ci sarebbe stato da constatare? Stava ingozzandosi, ecco cosa. Erano una banda di rammolliti, nelle linee generali. Forse solo Chris si salvava, visto che stava riacquistando una discreta forma fisica e di notte rimaneva sveglio ad orari improponibili per chiamare i suoi bambini.

Certo, anche lui e Dom facevano le ore piccole, ma per motivi meno giustificabili, anche se ultimamente lui stava rileggendo 1984, a notte fonda; Dom invece si tratteneva sempre qualche minuto in più di loro assieme alle ragazze che Lily gli presentava, e questo dava a Matt rilevanti problemi di ulcera.

Vedeva chiaramente come stavano andando le cose: Chris era come un pesciolino a cui mancava l’acqua di casa, Dom era il classico marpione e lui… lui era solo, a leggere di Stati e congiure e organizzazioni segrete. In quella sua rilettura stava appunto saltando ogni parte tenera e amorosa tra i protagonisti, per evitare di farsi del male.

Si appoggiò al muro, sconfortato: il Big Day Out lo stava allontanando dal suo batterista, dal suo amico, dal suo…

Si trovò nel corridoio, davanti alla porta della suite affianco; doveva trovarsi una buona ragione per entrare.

«Ehi Dom è permesso, io volevo…» smorzò la frase a metà; seduto su una poltrona, rivolto verso la finestra, alla luce della luna, stava Dominic. Aveva la testa china e sembrava molto concentrato su qualcosa sul proprio ventre.

Ma che ingrato! Preferisce fare da solo, purché non debba rivolgermi la parola!

«Ma che stai facendo?!» gli chiese, avvicinandosi rapidamente alla poltrona e posando una mano sul bracciolo; rapido, Dom rinvenne dallo stato di semi-coma in cui si trovava e si affrettò a rannicchiarsi dalla parte opposta della poltrona.

«Matt, ma che diavolo, potevi almeno bussare!» strillò Dom, spaventatissimo. Matt ignorò le sue proteste e protese l’occhio verso il basso ventre di Dom, solo per scoprire che l’uomo stava nascondendo… un libro?!

«Che roba è, fai vedere…» Dom non prestò orecchio alle richieste di Matt e si alzò, precipitandosi verso l’armadio e scagliandoci dentro il volume «Io non stavo leggendo proprio niente!» aggiunse, pieno d’indifferenza. Matt calcolò le probabilità che aveva di riuscire a prendere quel libro, visto che adesso era ufficialmente un falso-magro fuori forma.

«Avanti…» gli sibilò, avvicinandolo con passo suadente; Dom parve vacillare, ma rimase immobile davanti alle ante dell’armadio.

«Cos’è, adesso abbiamo anche i segreti?» fece Matt, appoggiandosi a lui. Una goccia di sudore scivolò lungo il collo di Dominic, dovuta al clima australiano o alla vicinanza delle loro carni, e Matt l’asciugò con un movimento di lingua da doversi ritenere illegale in almeno 34 Paesi. Qualcosa però era diverso, quella sera.

Cosa gli stava nascondendo Dom? forse se l’avesse davvero scoperto, avrebbe compiuto il passo che avrebbe fatto precipitare la loro relazione nel baratro dell’indifferenza. Forse in una di quelle ragazze Dominic aveva trovato una soddisfazione maggiore di lui, forse gli faceva ribrezzo la pancetta che aveva messo su, così pallida…

Matthew lo liberò dall’abbraccio, dirigendosi pensieroso verso il frigobar. Passando davanti ad uno specchio, si controllò il profilo: dopotutto, se rimaneva vestito, sembrava ancora il solito stecco di sempre, benché fosse uno stecco di trent’anni suonati.

«Matt, che hai stasera? Sei a metà tra il paranoico e il depresso…» gli confidò Dom; passato qualche attimo, il ragazzo ebbe la certezza che Matt non voleva più avvicinarsi all’armadio, così gli andò incontro. «Ohi, Bells… ma ci sei o cosa?». Con una rapidità atroce, Matthew scaraventò Dom sul letto e si gettò sull’armadio, pescando immediatamente il libro in mezzo a un marasma di abiti che, in altri tempi, avrebbe prima piacevolmente annusato. Dom piagnucolò, nascondendosi il volto tra le mani. Alla luce della luna, Matt pose sotto esame il libro, per scoprire che…

«Biografia di Edward Cullen?!» si voltò verso il batterista «Biografia di Edward Cullen!» ripeté, sconvolto.

«è questo che mi stavi nascondendo, che sei diventato un fan di un personaggio immaginario?!» gridò; aveva avuto senso concedere le canzoni alla Meyer per il film, benché poi le avessero storpiate; aveva senso essersi letti il libro, più per gratitudine che per altro, anche perché al dolce ego di Matt faceva piacere vedere il proprio nome tra i ringraziamenti; non aveva senso appassionarsi a un personaggio di fantasia e trascurarlo per leggersi la sua biografia.

«Ci sono pure le figure!» riprese; Dom lo guardò, seccato «Ebbè? Ho bisogno anche io di un po’ di svago, ogni tanto…» a tali parole Matt scagliò il libro contro il pavimento e si gettò su Dom «Ti serve un po’ di svago? Ti serve un po’ di svago?! È da quando siamo arrivati qui che non mi caghi minimamente, sempre pronto a correre dietro a quelle troiette che girano con Lily, o a fare altro, qualsiasi cosa, purché non mi riguardi! E mi vieni a dire che ti serve dello svago?!».

«Ecco, lo sapevo che avresti avuto da ridire… solo perché non faccio il mistico acculturato come te e non leggo libri che siano unicamente cospiratori, mi devi insultare!» esplose Dom, tentando di alzarsi.

«E così sarebbe questo, il problema? Secondo te aborro i vampiri?» ghignò Matt. Non doveva far finire quel momento; da troppo tempo era stato lontano dal suo batterista e se si fosse alzato così, insultandolo ulteriormente per quel libro, si sarebbero allontanati ancora di più.

Con una lentezza snervante, Matt si accanì nuovamente contro il collo di Dom, mordicchiandolo e succhiandolo avidamente; inizialmente Dom protestò, ma dopo qualche minuto i suoi muscoli si rilassarono e divennero sciolti, caldi. Mentre Matt faceva la sanguisuga, Dom spogliò entrambi e si accovacciò su Matthew, negli occhi un guizzò ammiccante. Per qualche istante Matt temette che il suo pallore lunare, unito alla cicca in eccesso, intimidissero Dom , ma l’uomo neppure ci fece caso: scivolò oltre l’ombelico, più in basso, baciando ogni centimetro epidermico che portasse il nome di Matthew James Bellamy.

Le paranoie di Matt si dissiparono, rapide, per poi scomparire del tutto quando percepì Dom dentro di sé; con una dolcezza frenetica, si stavano ricongiungendo; se in quel momento gliel’avessero chiesto, Matt avrebbe persino negato di aver avuto simili sospetti riguardo i pensieri di Dom. Nell’attimo massimo del loro gesto d’amore, Matt si dimenticò di tutto.

Dom gli si accasciò affianco, stremato «Il mio dolce paranoico…» gli sussurrò.

Matt sorrise, ancora incredulo per ciò che aveva pensato meno di due ore prima; come poteva dubitare di loro? Non sarebbe bastato un idromassaggio piccante a deviare il suo Dom.

«Dom, sto rileggendo un libro interessante, potrebbe piacerti…».

«Uhmpf… se proprio devi…».

«Te lo do domani, intesi?».

«Intesi…».

~ di plugineve su 23 gennaio 2010.

3 Risposte to “// Belldom”

  1. eccomi di nuovo moglie!!!
    oggi commento un pò + rompiscatole….a parte il fatto che come hai detto tu è la prima Belldom…non voglio ASSOLUTAMENTE che tu te la prenda x le cose che ti dirò, sappi che lo faccio x il tuo bene xk sono le critiche che ci aiutano a migliorare se fatte in modo intelligente e costruttivo.
    dunque,devo dire che non sei partita benissimo, intendo come fludità di scrittura..xò l’idea di base c’era…il fatto che Dom leggere la bio di Cullo mi aveva sconvolta quel gionro che me l’hai mandato su Skype, figuriamoci adesso che l’ho letta assieme al discorso….il mio Dommuzzo che scende così in basso nuuuu!!! ç____ç e poi si sa che lui legge libri del tipo Come ho perso la mia verginità ò____ò
    poi da questa frase “E’ da quando siamo arrivati qui che non mi caghi minimamente, sempre pronto a correre dietro a quelle troiette che girano con Lily, o a fare altro..” ecco lì si sono aperte le porte del mondo fanfict..qui hai completamente cambiato registro..x poi conludere con il botto…*_________*
    e, cmq come ti avevo già detto, le Belldom sono sempre una bella palestra con cui esercitarsi xD
    rimani cmq la moglie + bella del mondo ❤ ❤ ❤

  2. Moglie, sarei un’imbecille a non accettare le tue critiche costruttive!

  3. …Cercavo BellDom dopo averne finite su Efp e trovo questo gioiellino…complimenti…breve, ma intensa e significativa. Complimenti vivissimi, hai ben riassunto cosa significhi il loro amore. Gelosia, difficoltà, ma alla fine amore e ses…okay, mi trattengo! Bellissima.

Lascia un commento